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ANNO 2016

Seminario di teatrodanza

Giorgio Rossi – Sosta Palmizi

aperto ad allievi con esperienza precedente

Sabato 23 e Domenica 24 Gennaio 2016

CON LA LEGGEREZZA DELL’ESSERE E L’AUTOIRONIA GIOCARE CON IL MOVIMENTO E LO SPAZIO

Il progetto architettonico dell’orologiaio è rigoroso, virtuoso, mira a risultati precisi. Altra tendenza, quella del giardiniere: crea le condizioni, prepara il terreno, getta semi per una fioritura che spesso ha direzioni imprevedibili. Giorgio Rossi, quando insegna l’arte poetica del movimento, crede nella relazione con il proprio corpo che danza, e di conseguenza si sente più vicino al giardiniere, senza dimenticare l’orologiaio per la sua razionalità e progettualità. In fondo il danzatore come il musicista deve unire il lato immaginativo al lato matematico. Giorgio Rossi coreografo, cofondatore di Sosta Palmizi, nata nel 1984 è tra le più longeve e conosciute compagnie di sperimentazione in Italia e all’estero, da anni oltre a danzare e creare i propri spettacoli si dedica con devozione all’arte dell’insegnamento sia all’estero che in Italia, essendo l’unica forma di trasmissione efficace della danza.
Se la danza classica, la ginnastica artistica mirano alla costruzione di un corpo codificato, operano trasformazioni precise e strutturate, ciò che tenta di costruire Giorgio Rossi è la capacità di un percorso sensoriale, sensuale e sensato a partire dal quale il corpo possa destinarsi in sequenze di movimenti rispondenti all’ essere e al momento, in cui si compie l’attuarsi della danza.

“La danza è tutto ciò che riguarda l’uomo, ivi compresa la voce”, diceva il coreografo e teorico Rudolf von Laban. Giorgio Rossi parte da quest’idea, cerca di sollecitare la memoria tattile, uditiva, olfattiva, visiva ed evocativa dei suoi allievi, li interroga sul ricordo dei sapori, sui loro primissimi ricordi… Fa loro domande più che affermare, poi li invita all’ascolto. Crede che la cosa più importante da insegnare sia la capacità di improvvisare nell’ascolto, profondo, di quel che sta attorno: e da lì costruire la propria opera, come in realtà hanno sempre fatto gli artisti di tutte le diverse discipline dell’arte anche quando hanno portato a delle forme più rigide e precise. Artisti come Bach e Mozart nella musica, Balanchine e Bejard nella danza e a sua opinione praticamente tutti. La mimesi è uno strumento importante nel suo modo di insegnare, ma quando invita a entrare nell’energia del movimento per esempio della foglia al vento, del fiume o della farfalla…, invita a confrontarsi con il ricordo sensuale e a riprodurre energia e ritmo sentiti nel contatto con quel che sta cercando di evocare.

“Sentire e guidare sono due principi fondamentali del mio lavoro.

Sentire: sentire il peso da cui, con l’energia, scaturisce ogni movimento e si creano le sospensioni‚ le cadute‚ le risalite‚ le scivolate‚ …la respirazione‚ unita alla percezione del battito cardiaco sono il punto di partenza di ogni atto e movimento… l’ ascolto di sé‚ senza pensieri‚ porta ad avere una presenza organica… da questo stato si può iniziare il gioco e‚ pur rispettandone le regole‚ permettere all’intuizione e all’inconscio di creare.

Guidare: una volta acquisita una partitura di movimenti all’interno di un contesto (spazio‚ musica‚ luogo‚ circostanza‚ relazioni…) inizia il lavoro di approfondimento‚ passando attraverso diverse possibilità e variazioni‚ come in un sistema solare dove le varianti sono infinite‚ ci si sorprende‚ si indaga‚ si stravolge‚ si rimane nelle regole che possono comunque mutare‚ finché l’invisibile affiora… forse.”

Il laboratorio sarà diviso in diverse parti:

  • riscaldamento del corpo
  • apprendimento di sequenze di movimenti
  • lavoro in coppia o gruppi su varie energie e qualità di movimento nello spazio
  • improvvisazioni
  • composizioni singole e di gruppo

Le diverse sezioni saranno accompagnate da tempi di riflessione e di considerazione del lavoro svolto.

Sabato 23 h.15:00–19:30 | Domenica 24 h.10:00–15:30

Giorgio Rossi

Come direbbe E. Satie‚ “è un mammifero danzante”.
All’età di 4 anni‚ vedendo il clown svizzero Dimitri esibirsi nel surreale tempo della scena‚ ha capito che il teatro era la sua vita.
Deve la sua fortuna artistica all’aver potuto assistere ai lavori di grandi maestri (Kantor, Brook, Bausch, Carlson …) e‚ con alcuni‚ ha imparato l’arte scenica‚ sia come allievo che come interprete. Nel 1984‚ è co–fondatore della Sosta Palmizi‚ sigla sotto la quale‚ in 25 anni‚ hanno lavorato oltre 300 danzatori e non, che via via hanno trovato lavoro nelle maggiori compagnie di Teatro Danza Europee o hanno fondato propri gruppi e alcuni dei quali oggi, fanno parte dell’Associazione.
Con i suoi spettacoli‚ sta girando il mondo‚ grazie all’universalità dell’arte poetica del movimento‚ di cui fa uso.
Fa parte di quella specie di esseri in via di estinzione che crede profondamente nell’immaginazione.
La sua danza è fatta di un’energia organica che si auspica lo porti sulle scene ancora per molto. In questi anni collabora con artisti di altri campi, come: P. Fresu, B. Bertolucci, T. Guilliam, S. Benni, P. Turci, L. Poli, S. Benni, D. Riondino, P. Rossi, Banda Osiris, G. Mirabassi, M. Rabbia, M. Baliani, F. De Luigi e tanti altri; partecipa come danzatore autore nella trasmissione VIENI VIA CON ME di R. Saviano e F. Fazio e nel 2012 crea una coreografia originale per il corpo di ballo del Teatro dell’Opera dal titolo CIELO DI MARZO.
È docente presso l’Accademia internazionale d’arte drammatica “Vittorio Gassman” e, in collaborazione con lo stesso Teatro Quirino, collabora a progetti d’integrazione sociale attraverso laboratori e la creazione di spettacoli tra cui VIAGGIO FANTASTICO DALL’IPERSPAZIO, prodotto nel 2012.

Durante l’Arezzo Wave Love Festival cura la direzione artistica, insieme a Raffaella Giordano, della sezione Danza Wave all’interno della quale entrambi lavorano ad una nuova creazione originale, interpretata dai ragazzi del corso di Scritture per la Danza Contemporanea, primo e secondo biennio. Subito dopo è all’Aquila, con un progetto de I Cantieri dell’Immaginario, per un laboratorio di creazione accompagnato dal direttore d’orchestra Fabrizio Puglisi. Continua così il suo operato all’interno dell’ambito formativo e performativo delle nuove generazioni di danzatori, nel novembre 2012 va in scena anche TORNA A GIOCARE, in collaborazione con Elisabetta Di Terlizzi e l’Ente per lo Spettacolo dal vivo della provincia di Sondrio. Nel giugno 2013 debutta della la CARMEN, commissione di Les Nuit de Fourviere, musicata dall’Orchestra di Piazza Vittorio presso il Grand Theatre di Lione. Infine da segnalare la rinnovata collaborazione con L’AREZZO WAVE LOVE FESTIVAL, il FESTIVAL ORIZZONTI di Chiusi e il festival CORTONA ON THE MOVE, promotori dell’ultimo progetto andato in scena “Sulla Felicità…”.